La potatura consiste in una serie di interventi per modificare il modo di vegetare delle piante. Serve per aiutarle a crescere in maniera forte e rigogliosa, per prevenire la diffusione di malattie ed eliminare eventuali difetti.

Tipi di potatura:

  1. Potatura di allevamento
    Intervento che si esegue dopo qualche anno dalla messa a dimora, al fine di correggere eventuali crescite eccessive di ricacci al fusto, codominanti o rami sfreganti. Si esegue anche una prima spalcatura, se necessaria, in modo da non dover poi tagliare rami troppo grandi.
  2. Spalcatura
    Si esegue per eliminare i rami più bassi, che possono essere d’intralcio a veicoli e passanti o ostruire la vista.
  3. Potatura di diradamento
    Si esegue per aumentare la luminosità all’interno della chioma, ridurre la forza d’impatto del vento, diminuire il peso delle branche e conservare la forma naturale dell’albero.
    Questo intervento permette alla pianta di meglio reagire agli eventi atmosferici, quali bombe d’acqua o forti nevicate evitando eccessivi accumuli di peso sulle branche.
  4. Potatura di rimonda
    Si esegue per eliminare rami morti o che stanno morendo, in eccesso, mal inseriti o con scarsa vigoria.
    Lo scopo dell’intervento è di anticipare quello che la pianta farebbe autonomamente, andando così a liberare la chioma da ciò che è inutile allo sviluppo.
  5. Potatura di riduzione
    Si esegue per per contenere lo sviluppo verticale e laterale, e per impedire che i rami possano andare a interferire con manufatti o linee aeree. Per questo tipo di potatura si utilizza la tecnica del taglio di ritorno, che consiste nel fare il taglio sempre subito oltre un ramo secondario di adeguate dimensioni.
    Questa tecnica, a differenza della capitozzatura e della speronatura, consente di mantenere integra la struttura e la forma dell’albero, garantendo una durata maggiore dell’intervento e favorendo una naturale cicatrizzazione dei tagli eseguiti.
  6. Pollarding o testa di salice

    La cosiddetta potatura a “testa di salice” è stata inventata dai nostri avi per costringere gli alberi a produrre legno o fogliame in quantità abnorme, in maniera che potesse essere utilizzato ogni anno per soddisfare le necessità umane. È una forma di potatura ornamentale in forma obbligata, per costringere gli alberi a mantenere determinate forme. Occhio però a non confonderlo con la capitozzztura

Potatura Scorretta

La capitozzatura è la più dannosa tecnica di potatura degli alberi, eppure, nonostante più di 30 anni di letteratura e di seminari per spiegare i suoi effetti nocivi, la capitozzatura rimane una pratica comune. La capitozzatura è il taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami.
Il motivo più comune per cui si pratica la capitozzatura è la riduzione delle dimensioni di un albero. Molte persone hanno paura che gli alberi troppo alti possano costituire un pericolo. La capitozzatura, tuttavia, non è un metodo adeguato di riduzione dell’altezza ed in generale delle dimensioni della chioma e non riduce il pericolo né di ribaltamento né di cedimenti. In realtà, la capitozzatura renderà l’albero più pericoloso nel lungo termine.

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